NDE negative: viaggio all’inferno tra scienza e credenza

Cosa sono le NDE negative? Sono quelle esperienze di pre-morte che non parlano di luoghi paradisiaci, ma al contrario, di esperienze dove le persone si sentono perdute e piene di sgomento. Il podcast non vuole cero spaventare nessuno, anzi, per ogni storia c’è sempre un finale molto positivo ed istruttivo, sia per chi sperimenta questo tipo di esperienza in prima persona, sia per chi ha modo di ascoltarla. Il messaggio è chiaro, nessuno è abbandonato a sé stesso, e c’è sempre la possibilità di riscattarsi, se solo si sceglie di farlo attraverso la fede.

Non poteva certo mancare, nel prosieguo delle pubblicazioni dei podcast che metto periodicamente a disposizione degli ormai tantissimi amici ascoltatori, un nuovo appuntamento dedicato all’NDE. Questa volta però affronterò l’argomento partendo da un’angolazione diversa dal solito. Approfondirò una parte delle esperienze di pre-morte che non parla di luoghi paradisiaci, bensì situazioni in cui la persona che ha fatto l’esperienza ha descritto come infernali. Quando ho iniziato ad interessarmi di NDE non pensavo di trovare conferma a concetti e racconti che ho sempre pensato, fossero frutto delle nostre paure più nascoste. Il concetto di inferno ha sempre suscitato a ragione, paura e turbamento. Il fuoco, il tormento, la disperazione delle anime che soffrono per l’eternità, chi non si spaventerebbe al solo sentirne parlare? Eppure, anche se le fiamme nei racconti di NDE sembra non ci siano, le situazioni di tormento, quelle sembrano essere reali per le anime che, per un motivo o per un altro, si trovano a doverle sperimentare nel momento del trapasso. La domanda è: allora, perché parlarne? Perché anche se a volte le risposte che troviamo non ci piacciono, avere il coraggio di affrontarle e comprenderle ci permette di superare gli ostacoli, di migliorare e progredire verso un più equilibrato ed evoluto stile di vita. Per questo ho deciso di trattare questo delicato argomento che fa parte del mio percorso di ricerca. Infatti, approfondendo queste tematiche ho scoperto che ci sono elementi importanti nei racconti, che evidenziano l’immenso amore che la “Fonte di ogni cosa” che noi chiamiamo Dio, ha per tutti, e che nessuno mai è lasciato da solo, anche quando sembrerebbe il contrario, ma andiamo per ordine.

Il fascino della NDE

Come ho già evidenziato in alcuni podcast pubblicati in passato riguardanti questo tema, la morte e tutto ciò che è legato a questo argomento, ha da sempre suscitato in me più curiosità che paura. Le storie di NDE sono state accettate come campo di ricerca anche a livello scientifico, e hanno avuto una diffusione direi globale. Tutti, più o meno, ne sono a conoscenza. Questo è un dato positivo, perché permette e permetterà a chi si trova a dover sperimentare di persona una NDE, di poterne parlare con tranquillità, senza la paura di essere preso per pazzo come avveniva nel passato.

La scienza e le risposte sulle NDE

Prima di addentrarmi nella parte più spirituale di questo podcast, desidero introdurre, come farebbe un bravo giornalista, dei quali mi pregio di far parte, alcuni dati che provengono direttamente da studi medico/scientifici, riguardo questo interessantissimo e delicatissimo argomento.

Sappiamo – dalle storie di chi le ha vissute – cosa avviene quando si muore, le sensazioni che si provano, le varie e personali esperienze che ogni persona sperimenta. Sappiamo che non è per tutti la stessa cosa e non tutti ripercorrono esattamente le stesse esperienze. Sappiamo inoltre che non tutti hanno la possibilità di avere una NDE, e che, chi la sperimenta, rimarrà influenzato da essa per tutto il resto della sua vita.   

Ad uno dei tanti simposi sulla rianimazione cardio/polmonare dell’American Heart Association è stato fatto il punto riguardo i risultati ottenuti. Lo studio condotto dai ricercatori della NYU Grossman School of Medicine negli Stati Uniti, ha coinvolto 567 uomini e donne che, per un motivo o per un altro, hanno avuto bisogno di una rianimazione a causa di un arresto cardiaco. Lo studio a cui mi riferisco è stato condotto tra il 2017 e il 2020 negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

In questo lavoro sono state studiate le cosiddette onde gamma, delta, theta, alfa e beta fino a un’ora dopo la rianimazione. Ricordo che alcune di queste funzioni del cervello sono attive in stato di veglia in un essere umano, cioè si svolgono normalmente nel nostro cervello in condizioni di normalità. Si tratta delle funzioni cosiddette superiori che riguardano il pensiero, la memoria, il recupero della memoria, e la percezione cosciente.

Una percentuale molto bassa di NDE

Ebbene, su 567 soggetti sottoposti a studio, monitorati subito dopo che il loro cuore aveva smesso di battere per un lasso più o meno lungo di tempo, di questi, solo 28 sono stati in grado di parlare e rispondere all’intervista dei ricercatori. Ho già introdotto, in un podcast precedente, alcune ipotesi sul motivo per cui molti non ricordano nulla, dal titolo “NDE nuove scoperte e teorie”. Ma tornando ai 28 pazienti in questione, nei loro racconti alcuni hanno riferito di aver visto i medici impegnati nella rianimazione del loro corpo, altri hanno vissuto la sensazione della separazione dal proprio corpo, asserendo di non aver avuto nessun tipo di paura o dolore né angoscia alla vista di quanto gli accadeva. Altri hanno riferito di essersi resi conto di quanto le loro cattive o buone azioni, verso sé stessi e gli altri, fossero importanti. Ma la cosa essenziale ai fini dello studio è che, secondo i ricercatori, queste esperienze differiscono in modo sostanziale da eventuali possibili stati allucinatori, né sono paragonabili a stati indotti da delusioni, illusioni o sogni. Sono qualcosa d’altro, ed è per questo motivo che le ricerche e gli studi in questo interessantissimo e ancora inesplorato campo, continuano tutt’ora in tutto il mondo. In sostanza «Queste esperienze ricordate, e i cambiamenti delle onde cerebrali, possono essere i primi segni della cosiddetta esperienza di premorte», questo hanno asserito i ricercatori. Questo è tutto ciò che la ricerca scientifica ad oggi, asserisce con certezza. Ma come sappiamo, la certezza non è sempre un dato scontato, soprattutto in campo scientifico, e il fatto che ancora non sappiano dare una spiegazione a questi fenomeni, non aiuta certo a fare chiarezza in un campo d’indagine che di chiaro ancora, ha ben poco.

Cresce l’interesse sulle NDE a livello globale

Il fenomeno delle NDE divide come sempre l’opinione pubblica di tutto il mondo, c’è chi crede per fede, chi non crede perché non accertato a livello scientifico, e chi si limita a un “chissà se è vero”. Resta il fatto che, visto il grande interesse che suscita l’argomento a causa delle grandi ricadute che avrebbe sulla vita di tutti – il sapere per certo che esiste la vita dopo la morte, ogni esperienza aggiunge un piccolo pezzo del puzzle al quadro generale, che diventa sempre più, comprensibile e affascinante. Alcune delle esperienze che ultimamente sono al vaglio degli esperti, sono i viaggi che parlano di luoghi tutt’altro che paradisiaci. Sembra infatti che alcuni abbiano sperimentato di persona cosa vuol dire trovarsi in un vero e proprio inferno, fatto di oscurità e apparente vuoto.

Una NDE negativa raccontata da chi è tornato dall’Aldilà

Uno di questi racconti parla proprio di un signore che dopo essersi staccato dal proprio corpo, si è ritrovato in un luogo senza luce, completamente buio, apparentemente vuoto. “Mi sentivo sospeso, in un luogo senza tempo, intorno a me non c’era nulla, la sensazione che provavo era di profondo smarrimento”.  – racconta – “sapevo però che non ero solo, intorno c’erano persone, o almeno io pensavo fossero altre persone, perché le sentivo parlottare sommessamente. Poi ad un certo punto, quasi richiamati dal mio senso di smarrimento, percepii che si facevano sempre più vicine, io cercavo di allontanarmi, ma non riuscivo a scrollarmeli di dosso, fino a che iniziarono a punzecchiarmi, a mordermi persino, e più cercavo di divincolarmi, più questi esseri cercavano di farmi del male divertendosi, mi resi conto che erano troppi e io non avrei potuto sfuggirgli, fino a che non rivolsi il mio pensiero a Dio e cercai il suo aiuto, dissi ad alta voce, ‘aiutami’. Fu in quel preciso momento che intravidi una luce che si fece sempre più grande, fino a che non mi avvolse completamente e mi ritrovai in un posto bellissimo”.

Considerazioni e ipotesi sulle esperienze di NDE

Ecco in sintesi un’esperienza di NDE negativa se vogliamo, che differisce dalle altre e che parte da una situazione di forte disagio interiore. Uso questo termine non a caso perché nell’altra dimensione, è proprio il nostro stato interiore a determinare l’ambiente che vedremo e che sperimenteremo una volta lasciato il corpo. Nell’aldilà vigono delle leggi completamente diverse da quelle che sperimentiamo ogni giorno in questa dimensione. Nell’aldilà tutta la materia è plasmabile e si adatta a ciò che desideriamo essa sia. In parole povere, un rabbino vedrà il suo aldilà in maniera diversa da come lo vedrà un cattolico o un buddista. Questa è una delle cose che abbiamo appreso dalle tante esperienze di premorte.

Lo stato di onniscienza sperimentato dallo spirito disincarnato

La seconda cosa, di cui siamo a conoscenza, è che il nostro spirito è in uno stato di illuminazione, per fare un paragone con ciò che conosciamo anche qui sulla terra, ed è connesso al tutto, e per tutto intendo il creato, che non è altro che la fonte di ogni cosa, in una parola Dio. Il suo stato illuminato non può prescindere da sé stesso e non può fare a meno di esserlo pienamente. Cosa voglio dire, che ogni spirito è di fatto onnisciente e non può che essere cosciente di sé stesso appieno in tutto ciò che è stato ed è. Quindi quando siamo di là non possiamo mentire a noi stessi, unici e soli giudici del nostro operato sulla terra, non possiamo sfuggire al nostro personale giudizio su cosa abbiamo fatto bene e cosa male nella nostra vita. Se siamo colpevoli di qualcosa, non possiamo mentire a noi stessi, ma solo ammettere che lo siamo. Questo comporta una piena presa di coscienza che scaturisce poi nella sensazione interiore che ne consegue, che sia di sofferenza o di colpa o di rimorso, ed è quella emozione che scaturisce dallo spirito che crea la realtà intorno. Vi lascio immaginare cosa creerebbe una persona che ha ucciso o torturato un altro essere umano ad esempio, e prova rimorso o peggio disperazione, per ciò che ha commesso. Nessuno sfugge al proprio giudizio, e non c’è giudice più severo di noi stessi, quando si tratta di giudicarci, e questo lo sappiamo bene anche ora che siamo in vita, e non c’è appello o scusa che tenga quando siamo di fronte a noi stessi. È l’atteggiamento interiore con cui siamo morti che determina il luogo in cui ci troveremo subito dopo aver lasciato il corpo. Questo si evince da ogni esperienza di premorte, ed è per questo che ogni esperienza è diversa l’una dalle altre, pur mantenendo alcuni punti in comune.

La stretta correlazione tra sentimento e materia

Per farvi capire ancora meglio come funziona nell’aldilà la dinamica tra sentire interiore dello spirito e materia ultra-terrena, vi racconterò una storia che parla di un albero dei desideri, che fa comprendere bene come la nostra mente, ma ancor prima, la nostra interiorità, sia facile preda delle paure e dei pensieri negativi, se non la si alimenta con altrettanti pensieri positivi e pace derivante da una profonda fede.

Si narra che un giorno un viandante, durante un lungo viaggio si trovò a passare sotto un grande albero solitario e bellissimo, in un luogo sperduto chissà dove. Egli non sapeva dove realmente fosse quel luogo, né tantomeno come ci era arrivato, ma una cosa era certa, aveva fame e non riposava da molto. Decise così di fermarsi un attimo per rilassarsi all’ombra del grande albero. Si sedette di spalle appoggiandosi al suo grande tronco e, quasi senza volerlo pensò, “Ah come sarebbe bello se avessi un bicchiere di sidro”, ma non aveva fatto neanche a tempo a dirlo che a fianco a lui, per terra, vide un bicchiere pieno di un liquido che profumava di buonissimo sidro di mele. Rimase ovviamente sbigottito da una così improvvisa apparizione, domandandosi chi avesse potuto dimenticarsi quel bicchiere, magari una persona prima di lui? Non si fece certo problemi e afferrando il bicchiere bevve con enorme piacere quel nettare dolcissimo. Al che disse, sono un uomo davvero fortunato, pensa se qui intorno ci fosse anche da mangiare, che so io, un bel capretto arrosto, sarei davvero l’uomo più felice del mondo. E fu così che sentì arrivare alle sue narici un odore inconfondibile di capretto allo spiedo. Si girò, ed era lì, su un piatto d’argento, appoggiato dolcemente sull’erba. Ma chi è quello stolto che si dimentica il cibo e lo lascia alle formiche? Si disse, e afferrando il capretto lo divorò in un batter d’occhio. Peccato pensò, ora ho la pancia piena ma, rimango comunque povero, e domani che mangerò, se avessi un po’ di risparmi nella mia borsa, disse. E subito sentì un tintinnio inconfondibile provenire dal suo misero sacco che ora era pieno d’oro luccicante. Non può essere, sto perdendo il senno, disse a sé stesso con gli occhi pieni di terrore. Fu allora che si rese conto che non poteva essere, che non poteva accadere un tale miracolo, era davvero impossibile, inconcepibile. Si rese conto che non poteva avvenire per ben tre volte che al formulare di un pensiero, seguisse un miracolo. La paura lo assalì improvvisamente, sto forse diventando pazzo, disse a sé stesso? e la sua mente, quasi senza volerlo iniziò a far pensieri che non avrebbe voluto fare, pensò che se stava diventando pazzo, sicuramente la sua mente gli stava facendo vedere cose non reali, allucinazioni, subito pensò: “e se vedessi demoni intorno a me? e se mi attaccassero? e se io non potessi difendermi? e se mi uccidessero infine?”. Vi lascio immaginare come va a finire la storia, infatti l’uomo non sapeva che per puro caso, aveva trovato l’albero dei desideri, e che tutto ciò che la sua mente avrebbe desiderato, l’albero l’avrebbe esaudito immediatamente.

Il potere del creatore nell’uomo comune

Ecco, questo accade ad una mente non consapevole e non in pace. Avrete sentito parlare sicuramente della Legge di attrazione: qui su questo piano fisico, il nostro potere di creatori di realtà è lento, e ci vuole un certo tempo perché si realizzino i nostri desideri. Nell’aldilà la cosa è istantanea, ciò che pensi è. Anche questo si evince dai vari racconti che ormai, migliaia di persone, hanno riportato dalle loro esperienze di NDE. Ora, non è paradossalmente simile al mondo fatato raccontato nelle fiabe? Altra domanda, le fiabe raccontate dai vari scrittori, possono avere preso spunto magari da qualche storia veramente accaduta e raccontata da chi ha subito una NDE nel passato? Oppure sono ricordi ancestrali, racchiusi, seppelliti nella nostra profonda e quantomai insondabile interiorità che chiamiamo inconscio? Comunque sia, anche se non sapremo mai la verità, fino a che siamo in vita, una cosa è certa: siamo fatti ad immagine e somiglianza di Dio stesso, e come lui, creiamo la realtà che ci circonda, su questo non ci sono dubbi. Nell’Oltre-mondo siamo noi che creiamo la nostra realtà istantaneamente, così come qui sulla terra, creiamo il nostro destino, più lentamente, ma inesorabilmente. Essere coscienti di questo, ci mette immediatamente sulla buona strada: perché, chi di noi non vorrebbe creare per sé stesso una vita piena di gioia e amore?

Pensieri di speranza che possono diventare realtà

Ti lascio con questo pensiero felice, sii il miracolo che vuoi vedere nel mondo, perché quello che fai oggi lascia un segno nell’eternità. Nel frattempo, potremmo impegnarci di più per far sì che anche su questo nostro maltrattato pianeta, il paradiso possa esistere, dipende solo ed unicamente da noi. Dico noi perché, fino a che ci sentiremo separati gli uni dagli altri, potremo fare poco per cambiare la nostra realtà a livello globale. Hai fatto caso quanto diventa bella la vita quando un amico, o un compagno, o i propri genitori ti amano? La gioia e la pace, il paradiso stesso è fatto di amore. Se ognuno di noi esprimesse solo un pizzico di amore che prova per sé stesso, riversandolo sugli altri, il mondo cambierebbe in un istante, questo lo sappiamo tutti, non è forse così? Il problema nasce quando vogliamo qualcosa, ma non siamo davvero disposti a metterci in gioco e fare tutto quello che è necessario per ottenerlo. Vuoi la pace, bene, inizia a darne un pochino anche tu agli altri; vuoi essere amato, bene, inizia tu ad amare di più; vuoi avere tanti amici, inizia a dimostrarti un buon amico per gli altri. Dice un vecchio proverbio natalizio: “più baci distribuirai, più baci riceverai”. Il vero cambiamento parte da dentro ognuno di noi, non possiamo aspettare che il mondo cambi a prescindere da come ci comportiamo. Ecco perché ognuno di noi è importante, perché ognuno di noi può fare la differenza operando nel modo giusto nel proprio ambiente, ognuno nel suo piccolo, e tutti insieme in grande, cambiando il mondo in ciò che c’è di più bello, ma tutto questo è possibile solo se lo facciamo uniti.

I limiti autoimposti di una mente inquieta

Quando una persona soffre e desidera essere aiutata e vuole cambiare una situazione che la fa soffrire, o quando vuole raggiungere un obiettivo, o più semplicemente essere felice, io le chiedo, sei proprio sicuro di volerlo veramente? Perché nessuno può cambiare la realtà di nessuno se tu per primo, non sei disposto a lottare per averla. Se davvero lo vuoi con tutto il tuo cuore, allora e solo allora puoi permettere a qualcun altro di poterti aiutare.

Le NDE, fonte di insegnamento e pensiero evolutivo

Le esperienze di NDE, ci danno la possibilità di approfondire la conoscenza di quella parte che ancora non conosciamo, nascosta e racchiusa nella nostra parte più intima di noi stessi. Stiamo iniziando a percepire che in noi, c’è qualcosa di enormemente più grande e significativo, dell’essere semplici forme di vita mortali e transitorie, nate per caso su un pianeta disperso nell’immensità dell’universo. Se ti chiedessi qual è il collegamento tra questo tipo di conoscenza e la possibilità di essere più felice e realizzato, te lo spiego subito: ogni essere umano ha sempre la possibilità di realizzare il suo “paradiso in terra”, una realtà in cui essere felice, amare ed essere amato, realizzare gli obiettivi, anche pratici. Le esperienze di NDE aprono una finestra sulla dimensione eterna della vita, ma non dobbiamo dimenticare che anche il qui e ora è importantissimo, la dimensione terrena, è la nostra palestra per allenarci a diventare più forti e completi. Ciò che fai qui oggi, contribuisce a creare il tuo futuro, in ogni dimensione e in ogni tempo. Questa prospettiva di crescita personale, abbraccia e potenzia il tuo essere spirituale, ti permette di usare appieno le tue doti, conoscendoti bene, anche grazie ad un approfondimento del tuo temperamento innato, visto sotto lo studio del profilo astrologico che utilizzo come potente mezzo di analisi personale, ti permetterà di capire e coltivare questa parte in te, allo scopo di raggiungere obiettivi importanti e auto-realizzativi. Il cambiamento inizia nel momento in cui prendi la decisione di voler cambiare le cose che ti fanno soffrire e che non riesci a superare da solo. Scrivimi, o telefonami, anche solo per avere informazioni gratuite.

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